6.2 Il tabarchino
-
Fiorenzo Toso
Abstract
Il capitolo contiene una sintetica descrizione delle vicende storiche che nel Settecento portarono all’impianto nelle isole del Sulcis del tabarchino, lingua d’origine ligure parlata in Tunisia a partire dal sec. XVI, e della continuità di rapporti delle due comunità di Carloforte e Calasetta con la rete commerciale genovese, che favorirono il mantenimento e l’aggiornamento di tale varietà. Del tabarchino vengono riassunti i caratteri costitutivi, i più rilevanti tratti fonetici, morfosintattici e lessicali, e discusse le modalità dei fenomeni di innovazione e conservazione che lo contraddistinguono nell’ambito del ligure romanzo, attraverso processi di convergenza a differenziazione col tipo genovese. Ampio spazio viene dato anche alla situazione sociolinguistica attuale, caratterizzata dalla forte vitalità del tabarchino, strumento di comunicazione abituale presso le due comunità con percentuali insolitamente alte nel panorama sardo e italiano, analizzando le condizioni della tenuta di questa varietà in un insolito contesto di eteroglossia contigua, e le iniziative locali di promozione e valorizzazione della lingua, avviate a dispetto della mancata tutela da parte delle istituzioni statali.
Abstract
Il capitolo contiene una sintetica descrizione delle vicende storiche che nel Settecento portarono all’impianto nelle isole del Sulcis del tabarchino, lingua d’origine ligure parlata in Tunisia a partire dal sec. XVI, e della continuità di rapporti delle due comunità di Carloforte e Calasetta con la rete commerciale genovese, che favorirono il mantenimento e l’aggiornamento di tale varietà. Del tabarchino vengono riassunti i caratteri costitutivi, i più rilevanti tratti fonetici, morfosintattici e lessicali, e discusse le modalità dei fenomeni di innovazione e conservazione che lo contraddistinguono nell’ambito del ligure romanzo, attraverso processi di convergenza a differenziazione col tipo genovese. Ampio spazio viene dato anche alla situazione sociolinguistica attuale, caratterizzata dalla forte vitalità del tabarchino, strumento di comunicazione abituale presso le due comunità con percentuali insolitamente alte nel panorama sardo e italiano, analizzando le condizioni della tenuta di questa varietà in un insolito contesto di eteroglossia contigua, e le iniziative locali di promozione e valorizzazione della lingua, avviate a dispetto della mancata tutela da parte delle istituzioni statali.
Chapters in this book
- Frontmatter I
- Manuali di linguistica romanza V
- Ringraziamenti VII
- Indice IX
- Abbreviazioni XII
- 0 Introduzione 1
-
Aspetti esterni
-
1 La situazione linguistica in Sardegna
- 1.1 Storia delle indagini e classificazioni 15
- 1.2 Sociolinguistica e vitalità del sardo 31
- 1.3 La questione «de sa limba/lìngua sarda»: Storia e attualità 45
-
2 Storia esterna della lingua
- 2.1 Paleosardo: Sostrati e toponomastica 67
- 2.2 Il latino e la romanizzazione 85
- 2.3 Greco e superstrati primari 104
- 2.4 Sardo antico 119
- 2.5 Superstrato toscano e ligure 137
- 2.6 Superstrato catalano 150
- 2.7 Superstrato spagnolo 168
- 2.8 Superstrato piemontese 184
- 2.9 L’italiano in Sardegna 200
- 2.10 Il sardo come lingua letteraria 217
- 2.11 Il ruolo del sardo nei mass media e nelle istituzioni pubbliche 232
-
Aspetti interni
-
3 Documentazione
- 3.1 Linguistica areale: atlanti linguistici, carte 251
- 3.2 Grammaticografia 271
- 3.3 Lessicografia 287
- 4 Tipologia del sardo 303
-
5 I livelli d’analisi linguistica nelle macrovarietà del sardo
- 5.1 Fonetica, fonologia, prosodia: diacronia 320
- 5.2 Fonetica, fonologia, prosodia: sincronia 339
- 5.3 Morfosintassi: diacronia 359
- 5.4 Morfosintassi: sincronia 376
- 5.5 Lessico e formazione delle parole: diacronia 397
- 5.6 Lessico e formazione delle parole: sincronia 413
-
6 Le varietà alloglotte della Sardegna
- 6.1 Il gallurese e il sassarese 431
- 6.2 Il tabarchino 446
- 6.3 L’algherese 460
-
7 Le dinamiche linguistiche attuali
- 7.1 L’italianizzazione del sardo 476
- 7.2 L’Italiano regionale di Sardegna 495
- 7.3 I linguaggi giovanili 508
- 8 Carte 527
- Indice dei fenomeni e delle forme notevoli 566
Chapters in this book
- Frontmatter I
- Manuali di linguistica romanza V
- Ringraziamenti VII
- Indice IX
- Abbreviazioni XII
- 0 Introduzione 1
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Aspetti esterni
-
1 La situazione linguistica in Sardegna
- 1.1 Storia delle indagini e classificazioni 15
- 1.2 Sociolinguistica e vitalità del sardo 31
- 1.3 La questione «de sa limba/lìngua sarda»: Storia e attualità 45
-
2 Storia esterna della lingua
- 2.1 Paleosardo: Sostrati e toponomastica 67
- 2.2 Il latino e la romanizzazione 85
- 2.3 Greco e superstrati primari 104
- 2.4 Sardo antico 119
- 2.5 Superstrato toscano e ligure 137
- 2.6 Superstrato catalano 150
- 2.7 Superstrato spagnolo 168
- 2.8 Superstrato piemontese 184
- 2.9 L’italiano in Sardegna 200
- 2.10 Il sardo come lingua letteraria 217
- 2.11 Il ruolo del sardo nei mass media e nelle istituzioni pubbliche 232
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Aspetti interni
-
3 Documentazione
- 3.1 Linguistica areale: atlanti linguistici, carte 251
- 3.2 Grammaticografia 271
- 3.3 Lessicografia 287
- 4 Tipologia del sardo 303
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5 I livelli d’analisi linguistica nelle macrovarietà del sardo
- 5.1 Fonetica, fonologia, prosodia: diacronia 320
- 5.2 Fonetica, fonologia, prosodia: sincronia 339
- 5.3 Morfosintassi: diacronia 359
- 5.4 Morfosintassi: sincronia 376
- 5.5 Lessico e formazione delle parole: diacronia 397
- 5.6 Lessico e formazione delle parole: sincronia 413
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6 Le varietà alloglotte della Sardegna
- 6.1 Il gallurese e il sassarese 431
- 6.2 Il tabarchino 446
- 6.3 L’algherese 460
-
7 Le dinamiche linguistiche attuali
- 7.1 L’italianizzazione del sardo 476
- 7.2 L’Italiano regionale di Sardegna 495
- 7.3 I linguaggi giovanili 508
- 8 Carte 527
- Indice dei fenomeni e delle forme notevoli 566