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I Fragmenta 1.1-146
This chapter is in the book I Fragmenta 1.1-146
Commento Libro I Proemio (1–12) KLINGNER, Über die Einleitung; LA PENNA, Per la ricostruzione, 8–11; 20–22; FLACH, Vorrede; PASOLI, Osservazioni; PETRONE, Per una ricostru-zione. Attenendomi allo schema da me dato nell’introduzione, comprendo nel proemio, in senso stretto, solo i frammenti che toccano temi affini a quelli svolti nel proemio del de coniuratione Catilinae (1–4) e in quello del bellum Iugurthinum (1–5.3). Sallustio indica innanzi tutto il tema da trattare (hist.1.1); ribadisce poi (hist. 1.2) il suo distacco dall’attività politica, che da un ventennio circa attraversa in Roma una fase gravissima di corruzione. Se-guiva, come nei proemi delle monografie, la giustificazione della scelta della storiografia; a sostegno della scelta Sallustio dichiara, secondo una mia con-gettura che presento come tale, il rifiuto dell’oratoria, di cui denuncia i vizi (hist. 1.3–5). Alla scelta della storiografia segue una rassegna della storio-grafia latina, dalle origini fino a tempi recenti (hist. 1.6–12). 1.Res populi Romani ... gestas. Che l’indicazione del tema fosse data proprio all’inizio è dimostrato con sicurezza dalla testimonianza di Tiberio Claudio Donato; una conferma si trova nel proemio delle historiae di Tacito, proemio in cui, come è generalmente riconosciuto, l’ossatura ricalca Sallu-stio; Tacito incomincia così la sua opera: Initium mihi operis Servius Galba iterum Titus Vinius consules erunt. Nelle monografie l’indicazione del tema ricorreva alla fine del proemio (Cat. 4.3 sq.; Iug. 5.1); l’esordio del proemio delle historiae costituisce un aggancio alla tradizione annalistica romana; ma va ricordato, inoltre, che Tucidide indicava il tema all’inizio. res populi Romani è formula che ritroviamo nella praefatio di Livio (1) e nel proemio delle historiae di Tacito (1.1.1); proviene dalla tradizione an-nalistica. Ma la formula res gestae populi Romani, già presente in Cat. 4.2, ha origine nobile: era nelle origines di Catone, probabilmente nel proemio (fr. 1 P. [= 1.1 Ch.]): si ques homines sunt, quos delectat populi Romani res gestas discribere. Probabile che Sallustio volesse far notare, con un sigillo iniziale, il suo culto per Catone. – M. Lepido Q. Catulo consulibus. I consoli

Commento Libro I Proemio (1–12) KLINGNER, Über die Einleitung; LA PENNA, Per la ricostruzione, 8–11; 20–22; FLACH, Vorrede; PASOLI, Osservazioni; PETRONE, Per una ricostru-zione. Attenendomi allo schema da me dato nell’introduzione, comprendo nel proemio, in senso stretto, solo i frammenti che toccano temi affini a quelli svolti nel proemio del de coniuratione Catilinae (1–4) e in quello del bellum Iugurthinum (1–5.3). Sallustio indica innanzi tutto il tema da trattare (hist.1.1); ribadisce poi (hist. 1.2) il suo distacco dall’attività politica, che da un ventennio circa attraversa in Roma una fase gravissima di corruzione. Se-guiva, come nei proemi delle monografie, la giustificazione della scelta della storiografia; a sostegno della scelta Sallustio dichiara, secondo una mia con-gettura che presento come tale, il rifiuto dell’oratoria, di cui denuncia i vizi (hist. 1.3–5). Alla scelta della storiografia segue una rassegna della storio-grafia latina, dalle origini fino a tempi recenti (hist. 1.6–12). 1.Res populi Romani ... gestas. Che l’indicazione del tema fosse data proprio all’inizio è dimostrato con sicurezza dalla testimonianza di Tiberio Claudio Donato; una conferma si trova nel proemio delle historiae di Tacito, proemio in cui, come è generalmente riconosciuto, l’ossatura ricalca Sallu-stio; Tacito incomincia così la sua opera: Initium mihi operis Servius Galba iterum Titus Vinius consules erunt. Nelle monografie l’indicazione del tema ricorreva alla fine del proemio (Cat. 4.3 sq.; Iug. 5.1); l’esordio del proemio delle historiae costituisce un aggancio alla tradizione annalistica romana; ma va ricordato, inoltre, che Tucidide indicava il tema all’inizio. res populi Romani è formula che ritroviamo nella praefatio di Livio (1) e nel proemio delle historiae di Tacito (1.1.1); proviene dalla tradizione an-nalistica. Ma la formula res gestae populi Romani, già presente in Cat. 4.2, ha origine nobile: era nelle origines di Catone, probabilmente nel proemio (fr. 1 P. [= 1.1 Ch.]): si ques homines sunt, quos delectat populi Romani res gestas discribere. Probabile che Sallustio volesse far notare, con un sigillo iniziale, il suo culto per Catone. – M. Lepido Q. Catulo consulibus. I consoli
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